giovedì 20 marzo 2014

Letture edificanti consigliate

Vorrei segnalare qui il blog di un educatore statunitense che racconta la sua esperienza di volontariato in Palestina, contemporanea alla mia:
http://anamericaneducatorinpalestine.wordpress.com
Se provate a cercare nel testo del suo blog il termine apartheid lo troverete 3 volte, anche se non viene mai citato il libro di Jimmy Carter “Palestine: Peace Not Apartheid”
Se poi consultate su Wikipedia la voce APARTHEID in italiano, scoprite che si tratta di un termine afrikaans che designa un’esperienza politica (chiaramente filonazista) di separazionismo, sviluppata in Sudafrica ad iniziare dal 1928 e conclusa solo nel 1990 con la liberazione di Nelson Mandela dopo 27 anni di carcere.
Non viene minimamente accennato il concetto in relazione a quanto accadde (e accade ancora oggi) in Palestina. Solo se scegliamo di leggere la corrispondente pagina in inglese, notiamo che l’autore afferma di parlare del Sudafrica, ma subito propone una pagina di disambiguazione che, fra l’altro, finalmente cita la politica d’Israele nei confronti dei Palestinesi.
Una scoperta ancora più sorprendente toccherà a chi cerca su it.wikipedia.org il termine Nakba, in cui si liquida in poche righe la spiegazione del termine. Notate poi che cosa viene proposto cercando ancora nella colonna “In altre lingue” la corrispondente pagina in inglese. Vi sarà proposta la lunga pagina intitolata “1948_Palestinian_exodus” dove si spiegano gli stessi avvenimenti riferiti alla voce araba “Nakba”. Non possiamo dimenticare che in tema di Esodo gli Ebrei sono stati da migliaia di anni i primi esperti mondiali: ma proprio per questo non possono permettersi di far subire altrettanto tormento ad altre popolazioni.
Una simile analisi comparata alla ricerca di verità è possibile anche cercando le analoghe spiegazioni en français tramite le pagine in italiano. Solo così si può iniziare a capire come mai, dopo decine e decine di anni, la questione palestinese non possa trovare una soluzione degna e giusta. Ci sono mille e mille pietre d’inciampo per qualunque negoziato finora tentato. Quanto al futuro, non vi sono grandi speranze. Anche se sempre più numerosi giovani israeliani contestano apertamente le malefatte dei coloni e dell'esercito del loro paese. La disputa tra Israele e la Palestina occupata è ben lontana da una soluzione pacifica: i Palestinesi non accettano di essere derubati del loro paese.
(Vedi ancora su Wikipedia  "giorno della terra": Yom Al-Ard, anche in francese, ma specialmente dettagliato in inglese).

mercoledì 12 marzo 2014